ROMA (ITALPRESS) – La guerra in corso ai confini dell’Europa ha generato una crisi energetica dovuta alle sanzioni imposte alla Russia per l’invasione dell’Ucraina. Sanzioni che, anche secondo l’opinione di quasi il 60% degli italiani, stanno danneggiando più il nostro Paese che i diretti interessati. Per ovviare a questo problema, gli Stati dell’Unione Europea stanno valutando diverse soluzioni, tra cui quella di stabilire un tetto al prezzo del gas. Un’ipotesi che, però, viene percepita come di difficile realizzazione sia per i lunghi tempi necessari (24,7%) che per un’eventuale opposizione da parte della Russia (19,9%). In questo contesto, dunque, dopo i lockdown e le limitazioni dovute alla pandemia, per superare questa crisi si prospettano nuove restrizioni dal punto di vista energetico. Oltre 2/3 degli italiani (il 69,7%), nonostante tutto, dichiara di sentirsi pronto e disponibile ad affrontare queste nuove restrizioni causate da un’eventuale interruzione delle forniture da parte della Russia.
Una disponibilità che diventa ancora più alta nella fascia di popolazione più giovane, che da sempre si è mostrata più sensibile ai temi legati all’energia e all’ambiente.
Una disponibilità che diventa ancora più alta nella fascia di popolazione più giovane, che da sempre si è mostrata più sensibile ai temi legati all’energia e all’ambiente.
Dati Euromedia Research – Realizzato il 07/09/2022 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne
– foto Euromedia Research –
(ITALPRESS).