Nella prima udienza davanti il giudice non si è presentato Marco Venturi, a processo per rito abbreviato con l’accusa di aver ucciso cinque anni fa la sua ex fidanzata Carlotta Benusiglio. "Ce lo aspettavamo. Non abbiamo avuto modo neanche di parlare con i suoi avvocati", precisa Giorgia, la sorella della giovane stilista trovata morta. Poi aggiunge: "Stiamo andando avanti per avere verità e giustizia con la speranza di ridare presto dignità a mia sorella che è in fondo quello che possiamo fare. Non possiamo ridarle la vita, ma dignità sì". Giorgia, che oggi vive con la mamma, a margine dell’udienza precisa anche che la loro vita è "una condanna costante. Non c’è giorno in cui non pensi a mia sorella, in cui non vorrei parlare con lei, condividere le mie gioie e i miei dolori. Io e mia madre stiamo vivendo una condanna da cinque anni e siamo consapevoli che vivremo questa condanna per sempre. Cambierà poco. Ma solo una volta ridata dignità a mia sorella noi famigliari potremmo iniziare a lavorare sulla perdita e sull’accettazione. Riusciremo a tornare a vivere una vita il più possibile normale".
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