Stefania Rocca: “Dietro la notte film femminile senza stereotipi”

di solobuonumore

Stefania Rocca: “Dietro la notte film femminile senza stereotipi”

Roma (askanews) – Il thriller al femminile "Dietro la notte", arriva su Sky Cinema. Protagonisti Stefania Rocca, Fortunato Cerlino, Roberta Giarrusso e la giovane Elisa Visari, diretti da Daniele Falleri.

La protagonista, interpretata dalla Rocca, è appena stata licenziata da un capo maschilista ma deve portare a Dubai un carico di diamanti. Chiude tutto nella cassetta di sicurezza della sua casa, dove vive con il nuovo compagno e la figlia, che è in pieno conflitto lei ma è spalleggiata dalla zia. Quando cala la notte succede l’imprevedibile.

Stefania Rocca spiega: "Io ho accolto il film con grande entusiasmo perché si raccontava un film al femminile. Non perché vogliamo fare le femministe ma perché finalmente ci sono ruoli femminili che vanno al di là dello stereotipo. I personaggi femminili che racconta poi, in realtà, a fine film, non sono esattamente quelli che sembrano. Sono donne anche inclusive all’inizio, possono sembrare molto dure, molto forti contro gli uomini, ma in realtà quello che loro sono, sono assolutamente inclusive, ma contro una discriminazione che probabilmente hanno negli anni dovuto subire".

Grazie alle loro capacità, alla loro intelligenza e solidarietà le tre donne riescono, lottando, a uscire da una situazione da incubo. Più unite e più forti di prima.

"Questa forma di sofferenza che porta poi ad una specie di vendetta era interessante perché comunque il cinema può essere anche di esempio per tutti noi. L’esempio di non mollare mai e di non lasciare mai le cose a sedimentare da sole, ma se c’è una sofferenza di portarla fuori".

Rocca quest’anno è stata protagonista di serie come "Cops – Una banda di poliziotti" e "Tutta colpa di Freud". Ora "Dietro la notte" arriva su Sky Cinema, ma le sale stanno pian piano riaprendo. A questo proposito l’attrice dice: "Sì, mi manca molto il cinema e sono contenta che si riaprano anche perché non credo che il cinema sia proprio il luogo così pericoloso, siamo tutti a distanza, tutti con le mascherine, nessuno parla. Detto questo, viva il cinema, e continuiamo: resilienza".

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