Roma, 28 set. (askanews) – Tutto è partito da un post spontaneo su Facebook in cui si chiedeva un’azione volontaria per un giardino abbandonato in via del Pigneto 5F, diventato negli anni una discarica a cielo aperto e un luogo di sfruttamento della prostituzione e consumo di droga.
Attorno a quel post sono convogliate le energie di tante persone eterogenee che hanno dato vita al collettivo RecuperAmo ("recuperiamo" in slang romano) che si è subito messo all’opera per un’azione di riqualifica dell’area dismessa.
Il collettivo spontaneo ha riunito persone con competenze specifiche e trasversali a diversi settori, ma anche associazioni con anni di esperienza nell’ambito sociale e nell’animazione culturale: il tutto con la partecipazione e il coinvolgimento sempre maggiore dei residenti del circondario.
In questo modo, questo piccolo parco da riqualificare è diventato un esperimento di comunità e il punto di partenza verso una più generale riqualificazione sociale del quartiere, meta gettonata della movida romana, a beneficio di chi lo vive o di chi semplicemente lo attraversa e lo frequenta.
L’obiettivo è rendere sempre di più questo spazio un luogo di aggregazione per lo svolgimento di attività ludiche, culturali e sociali per l’intera comunità.
A questo scopo sono già stati organizzati alcuni eventi, che hanno coinvolto residenti e non: non semplici feste, ma occasioni per celebrare il ritorno alla collettività di spazi degradati e abbandonati da anni.
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