SOTTIL: “COMPLIMENTI AI RAGAZZI”

di solobuonumore

SOTTIL: “COMPLIMENTI AI RAGAZZI”

I primi pensieri del tecnico Andrea Sottil sono per i 1000 bianconeri in trasferta a Verona: “I tifosi sono eccezionali, in grande numero anche oggi a sostenerci, ma non sono meravigliato. Conosco bene il popolo friulano”. La squadra è sempre più a sua immagine e somiglianza. “La mentalità che stiamo costruendo insieme ai ragazzi è la stessa dal primo giorno – spiega Sottil – Penso che abbiamo fatto il miglior primo tempo in assoluto e paradossalmente eravamo sotto, ma la squadra ha pensato solo a ribaltare la partita. Bene chi ha iniziato e chi è entrato, è stata un’ottima gara”.
Sotto per 1-0 dopo i primi 45’, “all’intervallo ci siamo confrontati, questo era un bel test di maturità. Non avevo niente da dire se non essere più cinici, ma questo fa parte del calcio: alle volte sei impreciso, altre è bravo il portiere. Ma siamo stati bravi a giocare senza spazientirci ed esporci a contropiedi. Complimenti ai ragazzi e avanti per questa strada”.
Al mister non piace guardare nel giardino altrui, e taglia corto quando gli chiedono di cosa avrebbero dovuto fare gli avversari: “Ho visto una grande Udinese che ha messo in seria difficoltà il Verona, ma non giudico cosa potessero fare o meno loro”. Per Sottil “le partite si devono sempre costruire per 100 minuti. Ci sono gli 11 che partono pensando a noi e poi dei subentri che devono dare ritmo con caratteristiche diverse. Ho la fortuna di avere una rosa molto competitiva, e chi è entrato ha fatto la differenza. La squadra lavora forte tutti i giorni, con sacrificio, l’uno per l’altro. In allenamento – prosegue l’allenatore – si costruisce anche l’identità morale, e pretendo concentrazione in allenamento come fossimo in partita. È merito anche dello staff, oltre che i ragazzi che hanno grande qualità”.
In chiusura, Sottil constata che “ho sempre pensato che allenarsi forte durante la settimana ti fa giocare la partita esattamente con quello che hai preparato. È vivere il presente che ci rende affamati. Osservo le capacità tecniche e fisiche, ma soprattutto quelle mentali. La squadra non deve perdere concentrazione, deve fare di tutto per andare a vincere anche in allenamento. Mi incazzo quando la squadra non ci riesce. Se vado in scivolata in partita devo farlo anche in allenamento”.

(Foto LaPresse)

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