Roma, 24 giu. (askanews) – Una filiera virtuosa, che ha effettuato negli ultimi 5 anni oltre 50 milioni di euro di investimenti green con capitali propri, con
un fatturato di 5,7 miliardi di euro nel 2020, anno della pandemia, e un aumento del 3,8% sul 2019. E’ la filiera avicola italiana, fotografata nel corso dell’assemblea annuale di Unaitalia, l’associazione che rappresenta oltre il 90% della produzione avicola nazionale, svoltasi a Roma alla presenza del
ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, e delle
principali associazioni agricole e della cooperazione.
Il presidente di Unaitalia, Antonio Forlini, riconfermato oggi
alla guida della associazione per i prossimi tre anni, ha
descritto i dati positivi del comparto, un settore resiliente,
anche di fronte alla pandemia, e l’unico della zootecnia in cui
l’Italia è completamente autosufficiente. Anzi, nel 2021 sarà il
quarto produttore europeo di carni avicole.
Non solo, il settore ha imboccato da tempo e con decisione la
strada verso la sostenibilità, come spiega Lara SanFrancesco,
direttore generale di Unaitalia:
"Il settore ha già investito negli ultimi 5 anni oltre 50 milioni
di euro in sostenibilità ambientale. In particolare legati allo
sviluppo delle energie rinnovabili, del biogas e del metano per
la valorizzazione degli scarti di lavorazione. La strada della
transizione ecologica è stata intrapresa da tempo dal nostro
settore, ora per estendere questo impegno a tutta la filiera
serve un impegno del governo per una strategia complessiva in
riferimento alle risorse del Pnrr per poter proseguire su una
strada green già intrapresa con capitali privati".
Inoltre, prosegue l’impegno del settore nelle buone pratiche di
benessere animale, testimoniato dal trend in continua riduzione
degli antibiotici, con un ulteriore calo del 6% nel 2002,
giungendo al -88% dal 2011 a oggi:
"Su questa strada vogliamo continuare con l’impegno di tutti".
Pronta è arivata la risposta del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, che ha voluto partecipare di persona alla assemblea e ringraziare la filiera per quanto fatto, spiegando come il Pnrr potrà sostenere il settore nella fase agricola, di trasformazione e distributiva, attraverso le misure
verticali già dotate, come per la logistica e la meccanizzazione, ma anche con le misure orizzontali che possono coinvolgere l’intera filiera. Inoltre, anche le aziende avicole potranno accedere ai pagamenti diretti con la nuova Pac, una buona notizia per il settore.