Solo la democrazia è un bene inestimabile

di solobuonumore

Solo la democrazia è un bene inestimabile

Le esperienze nelle dittature in giro per il mondo, come inviato del Corrriere della Sera. L’orrore comunista nei Paesi dell’est, la provocazione a Gheddafi, gli esempi di Gorbachev, Mubarak e la splendida amicizia con i reali di Giordania

Dopo una lunga vita da curioso e avventuroso girovago in giro per il mondo, con il mio piacevole lavoro di inviato speciale del Corriere della Sera, ho una sola incrollabile certezza: la democrazia è un bene inestimabile. Lo dico con convinzione assoluta, dopo aver conosciuto di persona le peggiori dittature, a cominciare dal comunismo più feroce nei Paesi dell’Est. Poi quelle nel Vicino Oriente, nei Paesi del Golfo, e soprattutto in quel gigantesco continente che è l’Africa, che testimonia oggi il nostro futuro. Le dittature sono spesso diverse, ma viaggiano sugli stessi binari: nefandezze e oppressioni. Mi ha sconvolto la storia di Asra, la ragazzina di 16 anni picchiata a morte in Iran per aver rifiutato di cantare l’inno che celebra l’attuale presidente della Repubblica islamica Khamenei. E poi la scomparsa di Elnaz, che di sicuro ha fatto la stessa fine. Ho ancora negli occhi le terribili immagini di Masha Amini, uccisa ferocemente dalla cosiddetta "polizia morale" sempre a Teheran, sotto l’occhio di una telecamera. Davvero orrende le dittature, che vivono nella convinzione di proteggere se stesse, trasmettendo e diffondendo le idee più insane. Le ho conosciute quasi tutte, e qualche volta mi sono divertito a provocarle. Come quando Moammar Gheddafi, che ci aveva convocato per una conferenza a Tripoli, ci aveva piazzato in un albergo vicino alla sua celebre tenda e super controllato. Ricordo che quella notte, infischiandomene delle regole, ero finito a fare festa con una collega turca, convocata anche lei dal dittatore. Notte magica, Le guardie non si accorsero di nulla. Nell’Iran, che conosco molto bene, ho cercato di fare del mio meglio per convincere il presidente di allora, Mohammad Khatami, incontrato a Davos, strappandogli la promessa di proteggere le Donne. Khatami era un filosofo, innamorato di Aristotele, e fece del suo meglio, come ebbi occasione di constatare. In Arabia Saudita ho vissuto molte porcherie del regime, onusto di gloria per via dei proventi del suo petrolio. I racconti piu’ veri me li hanno illustrati le persone, uomini e donne, che sono riuscite ad andare a vivere all’estero. Piene di soldi ma soprattutto libere. Tremo sempre quando ascolto le nefandezze compiute dai sauditi nello Yemen, bombardato di continuo e con la popolazione (soprattutto i bambini) costretta alla miseria e alla fame. Mi si dirà che anche nell’Occidente più democratico e libero si consumano violenze e soprusi. Persino nel cuore della mia Milano, dove soprattutto di notte è consigliabile starsene a casa. Evitando incontri con ragazzotti a caccia di preziosi, con ragazzine complici, e con trafficanti di ogni genere ( compresi mercanti di droga e affiliati alla mafia,… ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/vicino-oriente/solo-democrazia-bene-inestimabile/e7e62748-52d5-11ed-9995-eee0d5da864b

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