Roma, 4 mag. (askanews) – Poco dopo l’annuncio delle autorità russe di una sospensione degli attacchi contro il grande complesso siderurgico di Azovstal, dove sono rifugiati gli ultimi combattenti e civili della città di ucraina di Mariupol, il sindaco della città, da una località sconosciuta ha dichiarato alla Tv Ucraina 1+1 Media che violenti combattimenti sarebbero in corso presso gli impianti. Secondo il sindaco, Vadim Boishenko, da oggi si sono interrotti i contatti con i militari ucraini asserragliati nei sotterranei della fabbrica, e fra i civili rifugiati ad Azovstal ci sarebbero circa 30 bambini.