Codogno (Lo), 19 nov. (askanews) – Mentre in Germania si rischia il lockdown, in Austria gli ospedali sono al limite e la Repubblica Ceca segnala numeri preoccupanti per i nuovi positivi, Codogno, Italia, il punto da dove l’Europa ha cominciato a parlare di pandemia appare un’oasi di consapevolezza e fermezza nella lotta al Covid.
Francesco Passerini, appena confermato sindaco di Codogno con un importante 72,58% di consensi, la spiega così: "Innanzitutto – dice – dobbiamo guardare sempre avanti. E non avere paura perché tanto peggio di quello che abbiamo vissuto non si può vivere. Non si può vivere, prima di tutto perché oggi abbiamo un’arma che fino a qualche mese fa era impensabile il vaccino. E oggi abbiamo una situazione qua a Codogno che vede meno positivi che ad agosto".
Il sindaco ci fa notare che in estate le percentuali di vaccinati erano intorno al 50-60%.
"Oggi – aggiunge – siamo oltre il 90% nella nostra comunità. Ospedalizzazioni. Fortunatamente sono mesi che non abbiamo nessun concittadino che viene ospedalizzato, tanto meno in terapia intensiva. Sicuramente vediamo una luce sempre più grande a un anno esatto fa eravamo in piena zona rossa, in pieno lockdown. Ieri abbiamo terminato la fiera agro-zootecnica, dove abbiamo avuto l’onore di poter ospitare migliaia di persone che sono venute a visitare la nostra fiera".
Sembra passata un’epoca, ma le regole sono sempre le stesse, rispettate con grande dedizione dai concittadini di Passerini. Il vaccino è la strada, dice, e le misure che abbiamo imparato a utilizzare: la mascherina, il distanziamento, il lavarsi le mani.
Ma quale ricetta magica ha fatto guarire Codogno?
"La ricetta magica non c’è, sarebbe bello" spiega il sindaco. "Passa tutto. È un sogno. Sono le piccole attenzioni che fanno la differenza. Le piccole attenzioni di ognuno di noi. Codogno ha agito sin dal primo giorno di comunità".
Una resilienza vera in una guerra da combattere ogni giorno. "E poi abbiamo la bomba atomica: il vaccino"
Vaccino è anche terza dose?
"Assolutamente. Ma anche quarta, quinta se dovesse esserci. Senza il vaccino probabilmente ancora oggi ci troveremmo in situazioni di lockdown, di chiusure. Situazioni che abbiamo vissuto troppe volte a adesso penso non ce lo si possa più permettere".
Intervista di Cristina Giuliano
Montaggio di Linda Verzani
Immagini askanews
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