ROMA (ITALPRESS) – Una giornata di mobilitazione per rivendicare la proroga del blocco dei licenziamenti per tutti sino al 31 ottobre 2021, per l’approvazione della riforma degli ammortizzatori sociali, la ripresa dei tavoli di confronto sulle crisi aziendali ancora bloccati al ministero dello Sviluppo Economico, contro la semplificazione in materia di appalti e per la stipula di un accordo nazionale su salute e sicurezza sul lavoro. Al presidio organizzato dalle tre sigle sindacali confederali, Cgil, Cisl e Uil, hanno partecipato i segretari generali e delegati in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti nelle aziende colpite gravemente dalla crisi. Prima di prendere la parola i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri sono stati ricevuti dal presidente della Camera Roberto Fico, che ha parlato di un “momento importante di confronto”.
Landini ha sottolineato che “il tema al centro di questa mobilitazione è la tutela del lavoro, la creazione di nuovo lavoro che sono obiettivi da realizzare per ricostruire il Paese. Il messaggio che vogliamo venga assunto è che la vera ripresa si ottiene investendo sulle persone ed il lavoro, che deve essere sicuro, stabile e non precario. Sul blocco dei licenziamenti abbiamo ribadito al Governo che quella che considerano una importante mediazione per noi non è sufficiente – ha proseguito -, per noi la partita non è chiusa. Abbiamo chiesto che si possa riaprire un confronto e verificheremo se ci sarà la disponibilità”.
Per il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, serve una modifica al decreto Sostegni bis “perchè c’è da rifinanziare la cassa Covid e prorogare l’uscita dal blocco dei licenziamenti almeno fino a ottobre. Non possiamo accettare ulteriori perdite di posti di lavoro. Bisogna riprendere il confronto. Il presidente Draghi ieri ha ascoltato le nostre preoccupazioni e si è riservato di costruire delle soluzioni”.
“Noi oggi siamo in piazza alla fine di un percorso di mobilitazione che ieri ha ottenuto un grande risultato sul decreto semplificazioni sulle gare al massimo ribasso. Inoltre – ha detto il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri -, vorrei che tutti facessero una riflessione sulle condizioni della qualità del lavoro e della sicurezza”. Sul blocco dei licenziamenti “l’indicazione che ha dato Draghi non è una mediazione ma la posizione di Confindustria”.
(ITALPRESS).
Landini ha sottolineato che “il tema al centro di questa mobilitazione è la tutela del lavoro, la creazione di nuovo lavoro che sono obiettivi da realizzare per ricostruire il Paese. Il messaggio che vogliamo venga assunto è che la vera ripresa si ottiene investendo sulle persone ed il lavoro, che deve essere sicuro, stabile e non precario. Sul blocco dei licenziamenti abbiamo ribadito al Governo che quella che considerano una importante mediazione per noi non è sufficiente – ha proseguito -, per noi la partita non è chiusa. Abbiamo chiesto che si possa riaprire un confronto e verificheremo se ci sarà la disponibilità”.
Per il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, serve una modifica al decreto Sostegni bis “perchè c’è da rifinanziare la cassa Covid e prorogare l’uscita dal blocco dei licenziamenti almeno fino a ottobre. Non possiamo accettare ulteriori perdite di posti di lavoro. Bisogna riprendere il confronto. Il presidente Draghi ieri ha ascoltato le nostre preoccupazioni e si è riservato di costruire delle soluzioni”.
“Noi oggi siamo in piazza alla fine di un percorso di mobilitazione che ieri ha ottenuto un grande risultato sul decreto semplificazioni sulle gare al massimo ribasso. Inoltre – ha detto il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri -, vorrei che tutti facessero una riflessione sulle condizioni della qualità del lavoro e della sicurezza”. Sul blocco dei licenziamenti “l’indicazione che ha dato Draghi non è una mediazione ma la posizione di Confindustria”.
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