Le principali dichiarazioni del nuovo attaccante dell’Hellas Verona, Giovanni Simeone, rilasciate in occasione della sua presentazione ufficiale, tenutasi oggi, giovedì 2 settembre, presso la sala conferenze della sede del Club gialloblù.
Una parola per definirmi? “Sacrificio o – meglio ancora – ‘garra’, che è nella mia indole. La mia attitudine è sempre quella di lottare su ogni pallone, di dare sempre il massimo per la squadra. Mi riconosco appieno nei tratti distintivi e nei valori di questo ambiente, di questa ‘piazza’. Per questi motivi, mi sento un giocatore da Verona”.
Se potevo arrivare prima a Verona? “Sì, sono due anni che si parla di questa possibilità. Ma era questo il momento giusto per scegliere Verona, e sono contento di questa decisione. Mi identifico molto con l’Hellas e con Verona, che fanno del lavoro e dell’impegno i propri principi cardine”.
Cosa mi ha detto mio padre Diego? “Che è felice per me e per la mia nuova avventura. Ci sentiamo spesso, mi sostiene anche da lontano”.
Se avevo bisogno di cambiare ambiente per potermi migliorare? “Il mio mantra è quello di cercare sempre di dare il massimo. Sono molto autocritico per cercare di spronarmi, per trovare stimoli in ogni situazione. Sentivo dentro di me che cambiare sarebbe stata la scelta migliore per il mio percorso calcistico. E quando mi ha cercato il Verona ho capito che sarebbe stata la scelta giusta per me, per poter continuare a crescere come giocatore”.
Le mie caratteristiche? “Cerco sempre di dare il massimo per la squadra, indipendentemente dal modulo o dal mio ruolo. Penso che l’importante sia trovare un buon equilibrio”.
Cosa mi ha detto il Presidente questa mattina, dopo l’allenamento? “Era molto felice di conoscermi, mi ha accolto benissimo. Mi ha detto che punta su di me e che è entusiasta del mio arrivo”.
Come ho ritrovato mister Di Francesco? “Ho visto il mister sereno e determinato. È molto felice del mio arrivo e della squadra che ha a disposizione. Mi ha rassicurato sul fatto che questo è l’ambiente giusto per me e mi ha anche detto che è una grande opportunità per la mia carriera. Sono d’accordo con lui”.
Se il nostro obiettivo è la salvezza? “Sicuramente. So che sono circa 40 anni che il Verona non rimane in Serie A per quattro stagioni di fila, quindi questo dev’essere senza dubbio il nostro grande obiettivo stagionale”.
Quanti gol segnerò? “Non importa: mi sono posto come unico obiettivo quello di dare sempre il massimo per la squadra, e non solo in zona gol”.
Se sono sorpreso di non aver giocato contro l’Inter? “Ero appena arrivato ed era troppo presto per poter scendere in campo: era giusto giocasse qualcun altro, più pronto di me. Mi ero allenato solo una volta con i compagni”.
Se mi sento pronto ad esordire a Bologna? “La decisione spetta al mister. Io sono a disposizione: sto bene sia fisicamente che mentalmente. La mia preparazione è iniziata subito dopo la fine delle vacanze, sono pronto a dare il 100% per questa maglia”.
Com’è nata la trattativa con l’Hellas? “Avevo anche altre possibilità, ma quando sono stato chiamato dal Direttore Sportivo Tony D’Amico ho capito che l’Hellas mi voleva più di altre squadre. Ho apprezzato molto questo gesto, qui sapevo di poter ritrovare mister Di Francesco ed è stato uno dei fattori per cui ho scelto Verona”.
(Foto hellasverona.it)