Musica, coreografie, drink (analcolici), si è celebrato negli spazi esterni dell’Istituto Bianchi, adiacente alla parrocchia di S. Maria di Montesanto a Napoli, il primo rave cristiano in Italia, voluto da don Michele Madonna: "Gesù è nella quotidianità – spiega uno dei ragazzi che ha partecipato – perché non anche in un rave?".
L’evento ha visto la partecipazione di giovani dai 15 ai 35 anni, ma ha visto la presenza anche di sacerdoti e dello stesso parroco don Michele, scatenato: "Vogliamo dire ai ragazzi che è possibile divertirsi in modo sano – spiega il parroco – la chiesa deve andare verso la gente, lo dice anche il Papa".
Tutto si è svolto senza incidenti nello stesso giorno in cui a Napoli sfilava per le strade cittadine il Pride: "Solo una coincidenza – spiega don Michele – quando avevamo stabilito la data del rave, ancora non sapevamo del Pride, non mi piacciono le contromanifestazioni, sono per il dialogo".
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