Roma, 15 apr. (askanews) – In tempi di forte crisi come la Pandemia che stiamo vivendo, resilienza, inventiva e capacità imprenditoriali sono ingredienti fondamentali per il successo di qualsiasi impresa, a maggior ragione se piccola. Ne è un esempio SharkNet, un’azienda laziale a conduzione familiare creatrice del brevetto della zanzariera plissettata. Fondata nel 1979 da Sergio Marcantoni oggi ha tre stabilimenti produttivi ed esporta in oltre 45 Paesi nel mondo. Nel 2020 il fatturato è stato da record con un incremento del 3,5% a oltre 9 milioni di euro.
Ma come riesce una piccola azienda ad attraversare con successo una crisi del genere? Askanews ne ha parlato con Marco Marcantoni, Ceo di SharkNet: "Abbiamo adottato due strategie diverse: una per il mercato locale e una per il mercato internazionale. Per quello nazionale, che riguarda circa l’80% del fatturato, abbiamo adottato una strategia di farci vicini, di stringerci con i nostri rivenditori, lanciando la nostra Academy, quindi non siamo semplicemente dei fornitori di prodotto, ma abbiamo anche dato delle consulenze importanti e gratuite ai nostri rivenditori che hanno fatto tesoro dei nostri insegnamenti e li hanno applicati nel marketing, nella vendita, nell’amministrazione e nella finanza. Mentre sull’estero abbiamo lavorato alla grande su una lista di contatti che avevamo ricevuto in passato con le nostre strategie di marketing insieme ai miei collaboratori, Federico, Dormans e la nuova risorsa, Francesca. Ci siamo messi a lavorare a capofitto e siamo riusciti ad ottenere un +27% rispetto al 2019".
Il successo di queste strategie, spiega Marcantoni, è stato possibile grazie anche alla struttura agile tipica di un’impresa a conduzione familiare: "Mio padre è un imprenditore lungimirante da questo punto di vista. Non è il classico padre padrone che dice faccio tutto io e i figli vengono in secondo piano. Lui ha sempre detto ‘devo delegare e darvi delle mansioni dove voi siete più preparati’. Io mi occupo di commerciale e marketing, mio fratello maggiore Paolo si occupa della finanza e mia sorella Serena dell’organizzazione. Quindi siamo tre uffici ben distinti e separati e tutti e tre abbiamo collaborato durante il periodo della pandemia dando le nostre consulenze. Se non fossimo stati un’azienda familiare ben organizzata questo non sarebbe mai stato possibile. C’è da dire che la nostra è sempre un’azienda familiare la nostra anche se facciamo milioni di fatturato ed esportiamo in tutto il mondo. Però il nostro responsabile commerciale Italia sta con noi da trent’anni, il nostro export manager sta con noi da 25 anni. Sono tutte persone cresciute qua dentro, vivono e respirano la nostra azienda".
A completare la squadra SharkNet ci sono anche la zia, Rosa Di Francesco, in azienda dai tempi della fondazione, il cugino Gabriele Di Francesco, responsabile acquisti, in azienda da 35 anni e il dottor Giovanni Borghese, responsabile del personale, in azienda da 25 anni.
Il 2020 è stato archiviato con numeri record e per il futuro ci si attende un’ulteriore crescita soprattutto all’estero che attualmente incide per il 21,6% del fatturato: "Il mio obiettivo principale è quello di crescere e consolidare il mercato nazionale che resta sempre un gran mercato. Il nostro made in Italy è molto apprezzato, è certificato, non parliamo di qualità così, ma di certificazione rilasciata da enti esterni. Il mio obiettivo più ambizioso da raggiungere entro 10 anni è raggiungere il 50% dell’export, quindi crescere in Italia ma crescere ancora di più nell’export. L’organizzazione c’è per cui abbiamo tutte le carte in regola per poter raggiungere questo obiettivo del 50% dell’export sul fatturato globale".
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