Senzatetto rifiuta l’aiuto degli agenti: non vuole separarsi dai suoi cani

Si riparava dalla pioggia in un sacco di plastica su un marciapiede. Quando i poliziotti di Tijuana, in Messico, si sono avvicinati a questa senzatetto per aiutarla, mai avrebbero potuto immaginare quello che sarebbe successo poco dopo: lei è scoppiata a piangere rifiutandosi di muoversi di un millimetro, per non separarsi dall’unico bene che le restava al mondo: l’amore dei suoi cani. Soledad Castro Olmedo da 6 anni vive sul ciglio di questa strada quel poco che riesce a racimolare, per mangiare e andare avanti, non c’è un giorno che non lo abbia diviso con i suoi fedeli amici a 4 zampe.
Oscar Martínez, un giornalista che si trovava sul posto, ha deciso di immortalare la scena che spezza il cuore. Gli agenti sono rimasti a parlare a lungo con la 60enne, per convincerla a seguirli in un centro di accoglienza ma quando alla fine lei ha acconsentito a spostarsi, non lo ha fatto per andare in un rifugio; con grande sorpresa dei poliziotti, è stata lei a guidarli fino alla porta di un’abitazione: quella di suo figlio, che le ha permesso di passare la notte al riparo dal temporale.
Il giorno dopo Martínez è tornato in quel luogo e ha trovato Soledad di nuovo lì, sullo stesso marciapiede, circondata dai suoi cani, pronta a spiegare le sue ragioni: "La polizia aiuta le persone affinché non muoiano ma mi sono rifiutata, perché se mi portano al rifugio mi tolgono i miei cani, e i miei cagnolini senza di me sono indifesi, per questo mi sono sentita male e ho pianto. Vorrei uno stanza speciale con uno spazio per tenere gli animali che hanno bisogno di aiuto".
Dopo quest’ultima intervista, il reporter ha raccontato l’intera storia sui social, per denunciare le condizioni di chi purtroppo resta nell’ombra; gli “invisibili” della società che spesso non chiedono niente, se non qualcuno da amare e che tenga a loro.
Migliaia di persone sono rimaste colpite da queste immagini e oltre ai messaggi, per fortuna sono arrivate anche le azioni concrete di chi ha portato a Soledad, coperte, cibo, vestiti e soprattutto un po’ di conforto, per aiutarla a credere ancora nell’umanità.

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