La senatrice a vita nel corso della Memoria della deportazione dalla Stazione Centrale di Milano
«Se si dà spazio in ogni ambiente, religioso, politico, dello spettacolo, all’idea dell’altro, credo che questa sia la più grande libertà che gli si concede di essere se stesso ed esprimersi». Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre nel corso della ‘Memoria della deportazione dalla Stazione Centrale di Milano’ al Memoriale della Shoah, iniziativa per ricordare l’anniversario della sua deportazione avvenuta il 30 gennaio del 1944 promossa dalla Comunità di Sant’Egidio per il ventisettesimo anno. La senatrice a vita ha ricordato durante il suo discorso le figure del rabbino Giuseppe Laras e del cardinale Carlo Maria Martini che «trent’anni fa aveva istituito una cattedra alla Statale di Milano, una cattedra dei non credenti». «Ho molto ammirato Martini – ha concluso Liliana Segre raccontando il suo ultimo incontro con lui -. Fu un colloquio in cui io gli dissi tutta la mia gratitudine per essere un credente che dava la libertà agli altri di esprimere se stessi». ( AGTW – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/segre-dare-spazio-idee-altrui-piu-grande-liberta/fe5dbcfe-a0da-11ed-b6cb-0e3019005a4f
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