Si è conclusa con una perquisizione e 6 denunce per istigazione a delinquere per motivi di odio razziale l’indagine che da qualche mese la Digos di Torino ha condotto nel mondo sotterraneo del nazifascismo online delle chat di Telegram e di Whatsapp. I 6 italiani, di cui uno appartenente a movimenti di estrema destra torinese e altri 3 guardie giurate e vigilanti privati, sono stati denunciati e nel corso delle perquisizioni nelle loro abitazioni sono stati rinvenuti un fucile illegalmente detenuto, un machete, tirapugni e coltelli, oltre che bandiere e materiale nazista e fascista. All’interno delle chat di Telegram e Whatsapp, così come sui profili facebook dei denunciati, era continua la propaganda nazifascista. All’interno dell’abitazione di uno dei denunciati è stato ritrovato anche materiale pedopornografico, che è stato passato alla Polizia Postale per ulteriori indagini.
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