"Un figlio non si archivia". Lo ripete più volte Roberta Carassai, la madre del 20enne Alessandro Venturelli, scomparso misteriosamente da Sassuolo a inizio dicembre del 2020. A fine aprile di quest’anno la procura deciderà se archiviare il caso o proseguire con le ricerche. Dieci giorni prima, in piazza, Roberta sarà insieme ad altri genitori che vivono il suo stesso dramma, oltre ad associazioni e a diverse realtà impegnate proprio nel mantenere alta l’attenzione sulle persone delle quali si perdono le tracce senza risposte, sia per ribadire questo concetto e sia per far partire dall’Emilia il grido disperato di chi pensa sia giunto il momento di cambiare qualcosa nelle leggi e nelle prassi investigative finora messe in campo per casi del genere. “In questi tre anni non è cambiato nulla -dice- nonostante sia un problema sempre più diffuso, sembra che le nostre istituzioni non lo vogliano affrontare. E invece c’è”.
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