Roma, 19 mag. (askanews) – La richiesta di adesione all’Ue dell’Ucraina non deve essere velocizzata, nonostante l’invasione della Russia. Sono le parole del cancelliere tedesco Olaf Scholz (Spd), il quale sottolinea che si tratta di un "obbligo di correttezza" per i Paesi dei Balcani occidentali che da anni attendono di entrare nel blocco dei 27. L’Ue, ha detto, deve trovare un modo "veloce e pragmatico" per aiutare Kiev.
"Il fatto che non ci siano scorciatoie nell’ingresso all’Ue è anche un obbligo di correttezza per i sei Paesi dei Balcani occidentali. Da anni hanno intrapreso grandi riforme e si sono preparati per l’adesione", ha spiegato in un intervento al Bundestag, ricordando che il processo di adesione non è una questione di pochi mesi o anni.
A ottobre scorso, i leader Ue a un vertice in Slovenia hanno ribadito "il loro impegno per il processo di allargamento" in un comunicato che ha deluso i sei candidati per l’adesione Ue – Albania, Bosnia, Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord e Kosovo – che speravano in un calendario concreto.
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