La risposta del sovrintendente della Scala alle parole di Vittorio Sgarbi
«Io sono in Italia da 30 anni e la prima volta che sono venuto alla Scala era il 1980. Non mi sono mai sentito uno straniero» così il sovrintendente della Scala Dominique Meyer ha risposto – parlando alle telecamere di Nino Luca di CorriereTv – alle parole di Vittorio Sgarbi che lamentava la mancanza di un sovrintendente italiano. «Per la prima volta ho sentito questa parola dura, "straniero", mi ha fatto pena (intendendo il significato francese di "peine", quindi "mi ha ferito, rattristato", ndr). Io sono stato accolto qui sempre molto bene, a braccia aperte. Mi fa pena essere considerato adesso come un cattivo straniero che non sa fare il suo lavoro» ha concluso Meyer poco prima di entrare in Teatro per la Prima del Boris Godunov. ( di Nino Luca / AGTW – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/milano/scala-sfogo-meyer-sentirsi-chiamare-straniero-sgarbi-mi-ha-fatto-pena/7f5220ce-7657-11ed-8b31-7101dab59dee