Il tecnico biancoceleste, Maurizio Sarri, è intervenuto alla vigilia di Lazio-Genoa in conferenza stampa:
“Questa è una squadra che ha un buon livello di applicazione. Il nostro percorso è chiaro: l’Europa League ci sta tritando, abbiamo undici partite con 21 punti e dopo l’Europa perdiamo sempre punti. La mia squadra ora non riesce a gestire partite così ravvicinate, questo è il nostro limite e dimostra la differenza tra una squadra forte e una normale. Noi non riusciamo neanche a conquistare uno 0-0 sporco e non meritato. In allenamento i ragazzi recepiscono tutti i miei dettami al meglio, ma poi in partita non reggiamo. L’obiettivo è quello di costruire una squadra giovane, che sia destinata a crescere nel tempo facendo un percorso. Poi vedremo a cosa ci porterà questo percorso. Secondo noi è la strada più percorribile in questo momento. Domani mi aspetto una squadra che produca gioco perché abbiamo perso gare senza giocare poi vedremo come andrà. Dobbiamo toglierci i difetti che abbiamo dimostrato fino ad ora e automaticamente cambierà anche la classifica. Voglio due gare giocate con determinazione. Abbiamo parlato di un nostro problema fondamentale, ma che è inconscio, nessuno di noi vuole arrivare alla partita scarico è un problema che è più difficile da risolvere. Dobbiamo imparare a tirar fuori il punto anche in gare difficili. Spero domani di poter avere Pedro, Zaccagni ed anche Luis Alberto. Sono tutti e tre in fase di risoluzione, nessuno aveva lesioni muscolari. Lo stadio vuoto è una conseguenza dell’andamento della squadra, se andiamo bene torneranno tutti allo stadio. Questa squadra ha fatto la Champions una volta sola negli ultimi anni, in una stagione in cui non c’erano né Inter né Milan. In sette anni solo una volta ha raggiunto il proprio obiettivo. Adesso se rapporti a quanto successo gli ultimi due anni la situazione è cambiata. I calciatori in testa devono avere la voglia di togliersi i difetti che hanno mostrato fino ad ora. Sul Porto non saprei che dirti, nella mia testa è su Genoa e Venezia. Nel sorteggio abbiamo preso una squadra forte ed era impensabile incontrare una squadra debole. I difensori forse oggi possono avere delle difficoltà maggiori rispetto agli altri. In questo momento abbiamo tre giocatori che stanno facendo meglio di tutti e sono Pedro, Zaccagni e Basic che non erano qui lo scorso anno. Ciò dimostra che i nuovi arrivati stanno impiegando meno tempo a recepire alcuni dettami. Domani il gioco sarà figlio della determinazione e della voglia, partiamo da questa base con determinazione e attivazione. Se il livello di attivazione è basso nessuna squadra può funzionare. L’esperienza di Napoli è stata tipo questa, forse più veloce ma il fulcro era l’allenatore così come succede qua. Per questo io dico sempre che voglio rimanere”.
(Foto LaPresse)
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