Il tecnico biancoceleste, Maurizio Sarri, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match di Lazio-Sassuolo:
“I ragazzi sono rientrati principalmente ieri dalla nazionale. Con noi hanno svolto solo un allenamento. Il derby ci ha lasciato dietro qualche scoria, speriamo di trasformarle in risvolti positivi, affrontiamo il Sassuolo che è tra le migliori d’Italia. Io mi aspetto un finale di stagione d’alto livello da parte di tutti, non solo a livello tecnico ma anche caratteriale. Da queste partite voglio una risposta importante.
Lotito l’ho visto ieri e volevamo parlare con i giocatori, prima ho parlato io poi il presidente. Nel derby abbiamo fatto una partita inspiegabile, non tanto per il risultato quanto per l’atteggiamento. Io sono molto arrabbiato con i giocatori per questo tipo di carattere, e sono frustrato anche con me stesso perché il giorno prima credevo di aver visto la giusta carica, ma forse mi sono sbagliato. Il futuro per me si chiama Sassuolo. Adesso voglio una squadra grintosa e vogliosa di finire la stagione nel migliore dei modi.
Io spero di avere a disposizione dei professionisti di alto livello, e i professionisti non pensano che possano esistere partite inutili. Bisogna giocare sempre al massimo senza pensare ad altro.
Ho parlato con Immobile, gli ho detto che lui è il capro espiatorio di questa situazione. Non è lui il colpevole, pensasse alla Lazio perché se io fossi in lui saprei benissimo cosa fare. Sono fiducioso su di lui perché quando rientra qui a Formello ha sempre la testa indirizzata nel migliore dei modi.
L’aspetto tattico per quanto riguarda il derby non c’entra nulla. Il motivo è difficile da scovare, se uno di noi fosse stato capace di capirlo subito avremmo curato questo problema. Ultimamente non si stava più presentando questo problema di atteggiamento, purtroppo ci è capitato nella domenica peggiore. La causa non è solo una, ma piano piano è un qualcosa su cui dovremo andare oltre.
Le nazionali oggi non rappresentano più un movimento, visto che ormai ogni squadra dei club è piena di stranieri. In questa settimana ho sentito troppe cavolate sui problemi del calcio italiano. Ad oggi il calcio italiano è 30-40 anni indietro. Non si parla mai di strutture, quando io parlo dei campi da gioco vengo preso per matto e poi i risultati sono questi. Guardiamo dove mandiamo a giocare i nostri calciatori.
Basic non credo si sia involuto, però ci aspettavamo una crescita più veloce rispetto a quello che sta accadendo. Parliamo di un ragazzo che sarà il pilastro della Lazio del futuro, poi se dovesse servire un mese o poco più non importa. Marusic ieri ha svolto tutto l’allenamento, spesso fa dei controlli per un vecchio problema ma non credo possa complicargli la situazione. Lazzari sta crescendo, ha avuto settimane complicate ma ora sta bene”.
(Foto LaPresse)
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