A trovare i resti è stato un privato cittadino
(LaPresse) È stato scoperto nel mare della costa nord orientale della Sardegna, nel territorio di Arzachena, un ricco deposito di follis, grandi monete di bronzo, risalente alla prima metà del IV secolo dopo Cristo. Secondo una prima stima, fatta sulla base del peso complessivo del ritrovamento, il numero delle monete si aggirerebbe tra i 30.000 e i 50.000 esemplari. Molte di più, quindi, di quelle rinvenute nel 2013 nel Regno Unito, a Seaton, quando riemersero 22.888 follis. Oltre a quest’ultime sono state individuate anche pareti di anfore di produzione africana e, in minor numero, di produzione orientale. Lo fa sapere il Ministero dei Beni Culturali. A scoprire i reperti è stato un privato cittadino che, nel corso di un’immersione, ha notato dei resti metallici a poca profondità, non molto distante dalla costa. Il giorno dopo il Nucleo archeologico subacqueo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari e Nuoro insieme con i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sardegna e del Nucleo Carabinieri Subacquei della Sardegna hanno eseguito una prima ricognizione nel tratto di mare interessato, con la collaborazione del Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Cagliari e di quello dei Vigili del Fuoco di Sassari, insieme alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza e alle Capitanerie di Porto. ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/sardegna-fondo-mare-deposito-monete-iv-secolo/34d5b090-7b35-11ee-a74c-7ca670ad1bbe