Milano, 23 mar. (askanews) – Un mega yacht, talmente grande ed equipaggiato da sembrare più una nave da difesa che una imbarcazione esclusivamente di lusso. Le immagini dello Sheherazade, ancorato a Marina di Carrara, hanno fatto il giro del mondo. Tutti si domandano se appartenga davvero a Putin. E al porto sono tanti i curiosi che desiderano risolvere il mistero.
"Innanzitutto non si è ancora capito di chi è perché ci sono delle burocrazie tali da non dire che comunque si fa riferimento allo Zar di Putin. C’è sempre il mistero perché all’interno il personale è del Kgb e dei servizi interni", dice Alvaro Montecampi, pensionato.
"L’equipaggio era composto da personale russo e poi improvvisamente tutto il personale è stato cambiato con un equipaggio di nazionalità inglese", racconta Paolo Gozzani, segretario generale Cgil Massa-Carrara.
"Sono cose fuori dall’immaginario, almeno mio. 140 metri, sei piani, queste palle che sono radar sensibilissimi, che non si riesce a capire se sono droni o cosa sono. Sembrano quasi più imbarcazioni da difesa che non di lusso", aggiunge.
"C’è molto riserbo, molta discrezione, è difficile avvicinarsi. E’ un mondo molto chiuso, che si difende bene. A me non piace, penso che il lavoro sia fatto d’altro", conclude Gozzani
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