Si è ripetuto il "miracolo" di San Gennaro, nel Duomo di Napoli affollato di fedeli, il sangue del patrono della città è stato mostrato liquefatto appena uscito dalla tache che lo costudisce da centinaia di anni. Il "miracolo" è avvenuto alle 10:01 ed è stato annunciato con il classico sventolio del fazzoletto bianco. Don Mimmo Battaglia, vescovo di Napoli, ha celebrato la messa pronunciando una omelia tutta incentrata sulle emergenze sociali.
" Questa reliquia non è un oracolo o un oroscopo cittadino – ha detto dal pulito Don Mimmo Battaglia – ma un cartello stradale che ci indica di seguire in modo radicale la strada del Vangelo di Cristo". Poi Battaglia ha fatto appello alle forze della città, comprese le istituzioni: " Lavoriamo insieme, per il miracolo di una città e di un paese dove le fragilità siano accompagnate e diventino ricchezze. Incontro persone che non riescono a mettere il piatto a tavola, persone costrette ad accettare lavori che vanno ben oltre lo sfruttamento, famiglie che hanno perso la speranza che un welfare per tutti dovrebbe invece garantire".
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