Salvatore è uno dei detenuti che ha denunciato le violenze subite a Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile 2020. Pochi giorni dopo quegli eventi Salvatore è uscito dal carcere ed è andato agli arresti domiciliari e ha denunciato quanto scritto sul suo corpo.
«Entravano nelle celle, una cella alla volta. Entravano quattro, cinque agenti e dicevano "Dobbiamo fare la perquisizione" e iniziavano a insultarci. Parolacce, dicevano "non siete nessuno, siete la feccia della società, è meglio che diano fuoco alla gente come voi". Poi ci fecero svestire e nel frattempo, mentre ci stavamo denudando, ci riempivano di botte».
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