Salute, cosa pensano i medici dei medici. L’indagine di Medscape

di solobuonumore

Salute, cosa pensano i medici dei medici. L’indagine di Medscape

Roma, 21 apr. (askanews) – Un’indagine per analizzare gli atteggiamenti dei medici nei confronti dei colleghi e gli eventuali comportamenti inappropriati, è stata condotta da Univadis Medscape Italia – il portale di informazione per i professionisti della salute con notizie, strumenti, aggiornamenti e formazione continua per la classe medica.

Dall’indagine condotta online su 1.885 medici operanti in Italia tra novembre e dicembre del 2021 (1.116 uomini e 764 donne) è emerso che sono diversi i comportamenti inadeguati attuati dai medici.

"L’obiettivo – spiega Daniela Ovadia, Coordinatore Editoriale Univadis Medscape Italia – era di capire come i medici stessi giudicano i propri colleghi e che tipo di comportamenti inappropriati hanno rilevato e con quale frequenza. Quello che è emerso, almeno per quanto riguarda l’Italia, è che i colleghi sono piuttosto critici nei confronti degli altri medici e rilevano comportamenti inappropriati sia alla professione che banalmente alla professione".

La maggior parte degli intervistati (57%) ha dichiarato di aver assistito personalmente, almeno una volta negli ultimi cinque anni, al comportamento inappropriato di un collega. Tra questi, emergono in particolare atteggiamenti sessisti e bullismo nei confronti del personale sanitario (entrambi al 49%) e commenti poco rispettosi nei confronti dei pazienti (59%).

"Il 59% degli intervistati – prosegue – hanno detto di aver sentito denigrare un paziente; nel 49% dei casi hanno identificato tracce di sessismo nel modo di parlare delle colleghe donne, oppure il 49% dice di aver visto i colleghi bullizzare il personale, oppure espressioni razziste, nel 20% dei casi hanno anche notato o addirittura la certezza che alcuni colleghi hanno allacciato relazioni affettive con i pazienti.

Solo il 26% ha ritenuto di dover riferire il comportamento a un dirigente o all’istituzione, in piccolissima parte si riferiscono all’ordine dei medici, e il 18% non fa nulla.

"Quello che è interessante da questa indagine è che la reazione dei medici italiani di fronte a un comportamento inappropriato. C’è poca abitudine a riferirsi a organismi di controllo. Sono questioni che da noi si risolvono faccia a faccia. Il 59% ne ha parlato direttamente col collega", conclude Ovadia.

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