Roma, 8 lug. (askanews) – "La nostra finalità è quella di attivare e arrivare alla realizzazione di un Piano Nazionale per i cardio cerebrovascolari". E’ questo l’obiettivo dell’Intergruppo Parlamentare per le malattie cardio e cerebrovascolari, a quanto riferisce la sua presidente, nonché Vicepresidente della Commissione Affari Sociali Rossana Boldi.
"Sono convinta che sia importantissimo focalizzare l’attenzione anche su questo tema, perché parliamo di patologie che sono causa di un grandissimo numero non solo di decessi (sono la prima causa di morte in Italia), ma anche di invalidità e di cattiva qualità della vita, anche per chi sopravvive. In un momento in cui la sanità deve ripartire, si deve ristrutturare e deve riformarsi, parlare di questo tema per parlare di quello che può essere fatto in tema di prevenzione, di cure, di nuovi dispositivi medici, direi che è fondamentale. Se non lo facciamo ora, quando si sta riprogrammando il tutto, sarebbe un peccato".
Le malattie cardio-cerebrovascolari continuano a rappresentare nel nostro Paese la prima causa di morte (responsabili del 31% dei decessi complessivi nel Paese), la prima causa di ricovero ospedaliero e la seconda causa di DALY, confermandosi tra le principali cause di invalidità; anche il burden economico associato a queste patologie è estremamente rilevante: i costi diretti sanitari sono stati stimati in circa 16 miliardi di euro a cui si aggiungono oltre 5 miliardi di euro di costi indiretti (perdita di produttività). In questi mesi di pandemia da COVID-19 è stato anche dimostrato come il COVID-19 non solo acuisca problematiche cardio-cerebrovascolari già esistenti ma può anche creare complicanze acute di tipo infiammatorio, aritmico e trombotico.