Salgono a 5 i morti di Calenzano: perché l’allarme del 2020 è stato ignorato?

di solobuonumore

Salgono a 5 i morti di Calenzano: perché l’allarme del 2020 è stato ignorato?

Le vittime e l’inchiesta al deposito Eni di Calenzano, il vertice di Governo per fare il punto sulla manovra, le prossime mosse di Putin dopo la sconfitta in Siria: le notizie di oggi forti e chiare.

Cinque vittime, il racconto dei sopravvissuti, la dinamica ancora da chiarire. Cosa non quadra dopo l’esplosione del deposito dell’Eni a Calenzano, nella città metropolitana di Firenze, dove già nel 2020 erano state denunciate irregolarità?

Bavaglio ai giornalisti. Arriva con il divieto imposto alla pubblicazione integrale degli atti giudiziari. Vietato riportare brani testuali, intercettazioni, valutazioni. Un decreto legislativo voluto dal ministro Nordio ma già bocciato dalla Federazione Nazionale della Stampa e anche dall’Anm, che trova poco affidabili i riassunti rispetto ai testi basi.

Infine gli esteri. Dalla crisi siriana potrebbe nascere un nuovo assetto geopolitico del Medio Oriente e del Mediterraneo, con lo spostamento delle attenzioni di Putin dalla Siria alla Libia: uno scenario pericoloso per il nostro Paese?

Ne parliamo con Giuliano Foschini, da Calenzano; Alessandra Maddalena, vicepresidente Anm; Francesco Paolo Sisto, vice ministro alla Giustizia. Poi Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali. Al video wall: Giulio Ucciero. Da Damasco: Gabriella Colarusso. In studio con Gerardo Greco e Luca Piras: Lirio Abbate, Giovanna Vitale e Gianluca Di Feo. 

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