https://www.youtube.com/watch?v=ilag_Ri5Sjs
Milano, 15 gen. (askanews) – Una riforma fiscale efficace deve puntare al rinnovamento profondo dell’intero sistema tributario. Deve funzionare bene, ma deve poggiare soprattutto sull’adesione – sulla conoscenza e comprensione – da parte di tutti i contribuenti: deve essere comprensibile, insomma, da tutti i cittadini e non solo dai professionisti delle norme. Cosa che così ora non accade. E’ in sintesi il messaggio che il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha voluto lanciare intervenendo al quarto Forum nazionale dei commercialisti ed esperti contabili. "Rendere partecipi e consapevoli almeno per titoli sommari il funzionamento del sistema fiscale è una questione di democrazia – dice Ruffini – Ogni cittadino ha il diritto di sapere come funziona da sistema fiscale e in questo momento del nostro del nostro Paese non è così. Quali siano i meccanismi di funzionamento lo sanno in pochi: i giuristi, gli avvocati, i commercialisti, i membri dell’amministrazione finanziaria che sono chiamati a svolgere il ruolo di raccordo e di verifica dell’attuazione del sistema fiscale. Ma la stragrande maggioranza dei cittadini non sa qual quali siano le imposte, come vengono applicate, qual è il peso fiscale".
Nel corso del dibattito – il Forum si è svolto in streaming nel rispetto delle misure anti-Covid – il presidente del consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili Massimo Miani ha sottolineato le proposte in tema di rimodulazione IRPEF, razionalizzazione degli adempimenti e semplificazione che i professionisti presenteranno alle Commissioni Finanze di Camera e Senato nell’audizione di fine gennaio. "Riteniamo siano tre punti sui quali bisogna intervenire – spiega Ruffini – Uno è quello appunto della semplificazione normativa: occorrono delle norme che siano lineari e di facile interpretazione e applicazione. Uno è quello della semplificazione degli adempimenti, tema operativo, ma che riguarda molto da vicino i commercialisti che fanno difficoltà a star dietro alle scadenze; riduzione che in parte sta avvenendo anche all’evoluzione tecnologica sono del quale il direttore Ruffini è uno dei fautori. E infine il terzo tema, quella della garanzia di un rapporto equilibrato tra fisco e contribuenti".
Per Elbano de Nuccio presidente dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bari la riforma fiscale deve poggiare su due pilastri fondamentali: semplificazione e condivisione. "La riforma fiscale nel nostro Paese è un po’ come l’Araba Fenice: tutti ne parlano, ma nessuno riesce a vederla – afferma de Nuccio – Noi dottori commercialisti ed esperti contabili riteniamo che sia arrivato il momento di affrontare la questione per garantire una maggiore equità fiscale, una più incisiva lotta all’evasione, una semplificazione del sistema tributario nazionale e un incentivo alla produzione. Le parole d’ordine devono essere semplificazione e comprensione. Non dimentichiamoci che il tassare e sanzionare sono la massima espressione del potere dello Stato su cui si stratifica il rapporto tra cittadini contribuenti e pubblica amministrazione. Quindi qualsiasi intervento normativo non può non avere la più ampia condivisione".