Roman O’Leg fino all’inizio di marzo viveva a Brescia, dove era arrivato vent’anni fa dall’Ucraina. La guerra l’ha spinto a mettere da parte la sua laurea in architettura, lo studio in cui lavorava, la famiglia e gli amici, per combattere. In Ucraina ha ritrovato suo figlio, pure lui arruolato, ma i due si stanno addestrando in regioni diverse. A Fanpage.it, che l’ha intervistato in videochiamata, Roman dice: "Non c’è tempo di avere paura, ognuno deve fare il suo lavoro". I corsi, secondo il racconto del soldato, non riguardano solo l’addestramento militare, ma anche la psicologia di guerra: "Ci insegnano come non suicidarci e non uccidere nessuno senza motivo".
https://youmedia.fanpage.it/video/aa/YmZXueSwI8btNGNT