Posti di blocco per controllare le autocertificazioni dei cittadini in movimento. Negozi chiusi oppure aperti solamente per l’asporto, talvolta transennati da nastri rossi per impedire l’accesso ai clienti. Così si è risvegliata Roma dopo essere tornata in zona rossa a causa dell’aumento dei contagi da Sars-cov-2. Non assenti comunque piccoli gruppi di persone che passeggiano per strada. A Villa Borghese in molti non hanno voluto rinunciare a una corsetta o a un po’ di attività fisica. "Io ho un bambino di quattro anni. Tenerlo a casa è una tortura per lui, ma anche per noi genitori che dobbiamo lavorare. E’ un macello", racconta una madre. "Mi viene da piangere", afferma invece una signora a San Giovanni constatando le serrande abbassate dei negozi. "Io non ce la faccio più", le fa eco un’altra donna in via Cola di Rienzo, la strada dello shopping a Prati. "Comunque non è il lockdown dell’anno scorso, in giro c’è più vita", conclude una signora. .Video di Francesco Giovannetti e Camilla Romana Bruno