Roma, 6 mag. (askanews) – Storia, architettura e tecnologia. Il passato di Roma dal 7 maggio si può rivivere nella "Scatola archeologica" della Domus Aventino, che apre al pubblico.
Il visitatore potrà entrare all’interno dello scavo archeologico a piazza Albania, dove i reperti sono presentati così come sono stati ritrovati. Un progetto unico, il primo sito museale all’interno di un complesso residenziale.
Gli ultimi scavi, realizzati sotto la direzione della Soprintendenza Speciale di Roma, hanno permesso di riportare alla luce ritrovamenti come mosaici, strutture e materiali che dall’VIII secolo avanti Cristo arrivano al III dopo Cristo. Anche una sontuosa residenza, che dall età tardo repubblicana a quella medio imperiale subisce continue trasformazioni.
L’allestimento multimediale curato da Piero Angela e Paco Lanciano, con video mapping e proiezioni, racconta e valorizza ancora di più questo angolo di Roma.
Le visite alla Scatola archeologica della Domus Aventino, curate da Cooperativa Archeologia, avranno una durata di 60 minuti circa e saranno realizzate in italiano il primo e il terzo venerdì del mese. Per rispettare le direttive per il distanziamento e la tutela della salute, le visite saranno per gruppi di 6 persone, attraverso un percorso accessibile ai disabili motori con minime limitazioni. Prenotando un intero turno per 6 persone sarà possibile organizzare visite in inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, cinese e giapponese.