L’esponente della famiglia Kennedy si è candidato come indipendente per la presidenza sia contro Biden che contro Trump
Questo sabato saranno i partecipanti al Cpac, la conferenza dei conservatori in corso a Washington, ad esprimere la loro preferenza sul "vice" di Donald Trump. E’ tradizione che si faccia un sondaggio per stabilire chi è il candidato favorito a vincere la nomination repubblicana ma la vittoria di Trump è data per scontata; Nikki Haley viene completamente snobbata (anche l’anno scorso d’altronde al Cpac la fischiarono fino a costringerla a rifugiarsi di corsa in ascensore). Tra i 17 nomi su cui i membri potranno esprimersi ci sono Elise Stefanik, deputata di New York; Kristi Noem, governatrice del North Dakota; Kari Lake, candidata al Senato per l’Arizona dopo la sconfitta nella corsa a governatrice nel 2022; Vivek Ramaswamy e Ron DeSantis (ex rivali di Trump); Tim Scott (senatore afroamericano della South Carolina); JD Vance (senatore dell’Ohio); Ben Carson (rivale nel 2016 e poi membro del gabinetto di Trump); Tucker Carlson (l’ex presentatore di Fox News che di recente ha "intervistato" Putin); la deputata Marjorie Taylor Greene della Georgia, ma anche Robert F. Kennedy Jr, che si è candidato come indipendente per la presidenza sia contro Biden che contro Trump (e contro il volere della stessa famiglia Kennedy). Sono girate diverse speculazioni sulla possibilità di un ticket Trump-Kennedy, ma quest’ultimo ha assicurato nei giorni scorsi al Corriere della Sera di non averne alcuna intenzione. Dialogando con una presentatrice di Fox News che snocciolava una serie di possibili vice, martedì scorso Trump aveva detto che erano tutti "ottimi nomi", riservando però particolari elogi a Tim Scott, che era presente (siamo anche alla vigilia delle elezioni nello stato di cui Scott è senatore, la South Carolina). Al quartier generale della campagna elettorale di Trump a North Charleston, qualcuno mercoledì sera ha chiesto dal pubblico a Lara Trump, la nuora: «Donald Trump sceglierà una donna come vice?». E’ un tema caldo, perché proprio ieri il governatore della Florida Ron DeSantis in una telefonata con i sostenitori ha criticato Trump affermando che «sembra che nella sua scelta del vice stia prevalendo la politica identitaria». ( Viviana Mazza, inviata in South Carolina / Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/robert-f-kennedy-jr-dobbiamo-cambiare-quello-che-succede-questo-paese-dice-no-essere-vice-trump/d62f9cc0-d153-11ee-a8e6-77782b3bdabc