Gallio, 23 set. (askanews) – Sono diversi gli argomenti affrontati dalla Summer School di Motore Sanità nella tre giorni di incontri a Gallio, in provincia di Vicenza. Partendo dal tema del PNRR e della congiuntura economica attuale ci si è confrontati soprattuto su cosa serve per rinnovare e rilanciare la sanità in Italia, alla luce dei finanziamenti e della
necessità di potenziare il Servizio Sanitario, a livello nazionale, ma anche regionale.
"Il PNRR e le riforme collegate – ha detto ad askanews Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e ai Servizi sociali della Regione Veneto – rappresentano il canovaccio su cui stiamo lavorando e la grande sfida che tutti abbiamo è quella della prossimità e della medicina del territorio. Molta tecnologia, informatizzazione, intelligenza artificiale e nuove frontiere. Però io chiedo che tutti questi interventi non possono prescindere da due aspetti fondamentali: uno è quello della garanzia economica per la sostenibilità del sistema e l’altro è il grande tema delle risorse umane, perché è chiaro che tutto
quello che possiamo fare in questa cornice è legato alle figure professionali".
Tra queste, naturalmente, ci sono anche tutte le professioni infermieristiche. "Il Paese – ha aggiunto Barbara Mangiacavalli, presidente nazionale della Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche – affronta una carenza importante di infermieri ed è una carenza legata non solo al fatto che i posti in università sono limitati, ma anche a quello che questi posti non sono neppure saturati. C’è un problema alla
base ed è che in Italia la professione infermieristica è molto poco attrattiva. Se non agiamo sulle questioni che sono alla radice, non siamo in grado di proporre, come professionisti infermieri, al sistema Paese un’assistenza di qualità e qui di verrebbe a mancare una gamba del PNRR, oltre che del Sistema Sanitario".
Altro tema toccato dalla Summer School è quello degli anziani, in relazione all’invecchiamento della popolazione, ma anche alle implicazioni economiche di una assistenza sanitaria efficiente per una fetta di popolazione che potrebbe disporre di risorse finanziarie.
"Se non funziona il Servizio Sanitario Nazionale – ci ha spiegato Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità – e c’è la preoccupazione per la salute gli anziani mettono da parte per queste spese il tesoretto che potrebbe invece spendere per viaggiare, per i ristoranti o per fare attività sportiva e sociale e questo blocca una parte fondamentale dell’economia. E tra 10 anni noi avremo il doppio di ultra 65enni nel nostro Paese, quindi ancora una volta vogliamo ribadire che investire in salute non è un costo, è un investimento vero".
Nel corso della Summer School Motore Sanità ha anche firmato un accordo di collaborazione con Fiaso, la Federazione italiana delle Aziende sanitarie e ospedaliere, per mettere a fattor comune una serie di best practice.
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