ROMA (ITALPRESS) – «Il problema dell’abuso di ufficio è serio per i sindaci. Il 67% di chi riceve l’avviso di garanzia non va nemmeno a giudizio. Ci sono dati del 2021 che dicono che il 99% di chi ha avuto l’avviso di garanzia è risultato assolto, o non ha avuto neanche il non rinvio a giudizio». E’ il pensiero di Antonio Decaro, presidente Anci, in una intervista al Corriere della Sera, a proposito dell’abolizione del reato di abuso d’ufficio. “Sono anni che noi sindaci chiediamo che il perimetro del reato di abuso d’ufficio venga definito meglio. Una modifica è stata fatta, con il governo Conte. Cosa è successo? Il numero degli avvisi di garanzia è diminuito, ma è rimasto il problema evidenziato dalle statistiche assurde che ho appena citato».
Un bene l’abolizione del reato? Non ho le competenze tecniche per dire cosa è bene e cosa è male».
Il Pd è contrario all’abolizione del reato di abuso d’ufficio: «Sì. Io però non ne faccio una questione ideologica, nè in questo caso rispondo al partito del quale ho la tessera. Sono il rappresentante dei sindaci». “Se un sindaco sbaglia è giusto che paghi. Non abbiamo mai chiesto mani libere, anzi, vogliamo regole certe per rispettare la legge. Ad oggi so solo che ci sono tanti sindaci la cui vita è stata distrutta dagli avvisi di garanzia e non solo dal punto di vista politico, ma soprattutto a livello privato, familiare, della reputazione. E spesso per motivi incredibili, non solo per l’abuso di ufficio” ha continuato Decaro.
Un bene l’abolizione del reato? Non ho le competenze tecniche per dire cosa è bene e cosa è male».
Il Pd è contrario all’abolizione del reato di abuso d’ufficio: «Sì. Io però non ne faccio una questione ideologica, nè in questo caso rispondo al partito del quale ho la tessera. Sono il rappresentante dei sindaci». “Se un sindaco sbaglia è giusto che paghi. Non abbiamo mai chiesto mani libere, anzi, vogliamo regole certe per rispettare la legge. Ad oggi so solo che ci sono tanti sindaci la cui vita è stata distrutta dagli avvisi di garanzia e non solo dal punto di vista politico, ma soprattutto a livello privato, familiare, della reputazione. E spesso per motivi incredibili, non solo per l’abuso di ufficio” ha continuato Decaro.
– foto: agenziafotogramma.it
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