Sono decine i migranti che oggi notte dormono davanti agli uffici della Questura di Milano in via Cagni, per provare a entrare e far partite le pratiche di riconoscimenti dello status di rifugiato o del permesso di soggiorno per la protezione speciale. Il primo accesso viene fatto presentandosi al mattino, ma vengono svolte solo una decina di pratiche al giorno, anche per la mancanza di un numero congruo di mediatori culturali. Alcune persone, come testimoniano i racconti e le immagini fatti in due giorni diversi, dormono da circa una settimana all’aperto e ciononostante sono ancora in attesa. Alcune attiviste del Naga, un’associazione di Milano che aiuta i migranti, ci hanno raccontato delle difficoltà che vivono quotidianamente i richiedenti asilo e di come sia importante anche solo fare il primo accesso quando viene rilasciato un documento che attesta l’inizio delle pratiche e quindi l’uscita dall’irregolarità delle persone che presentano le domande.
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