Milano, 17 mag. (askanews) – Riaprono dopo due anni i confini di terra tra Spagna e Marocco. Sospesi durante la prima ondata di pandemia nella primavera del 2020, questi valichi di frontiera nelle enclave spagnole di Ceuta e Melilla, sulla costa mediterranea del Marocco, sono rimasti chiusi a causa della crisi diplomatica del 2021, per la scottante questione del Sahara Occidentale.
Il 18 marzo Madrid ha posto fine a quasi un anno di crisi diplomatica e ha riconosciuto il piano di autonomia del Marocco per questo territorio conteso. La crisi era stata provocata dall’accoglienza in Spagna del leader separatista Sahrawi del Fronte Polisario, Brahim Ghali. Lo scontro diplomatico tra Rabat e Madrid aveva provocato l’arrivo nel maggio 2021 di oltre 10.000 migranti a Ceuta in 24 ore, grazie a un doloso allentamento dei controlli da parte marocchina.
Ora il lento ritorno alla normalità.
"Ringraziamo Dio che c’è stato l’accordo tra Spagna e Marocco. Oggi le cose stanno andando bene, c’è un miglioramento della situazione organizzativa da entrambe le parti, le procedure sono state semplificate, chiedono test molecolare o pass vaccinale per varcare il confine", racconta Noureddine.
"Abbiamo passato due anni e mezzo senza vedere le nostre famiglie, le contattiamo solo telefonicamente, abbiamo perso dei cari senza poterli vedere, abbiamo sofferto molto, spero che Dio metta le cose a posto" aggiunge Fatima.