
“La rottura dei rapporti diplomatici fra la Camera dei deputati e il Parlamento egiziano è stato un gesto forte, condiviso da tutti i gruppi parlamentari. Non esistono le condizioni affinchè i rapporti fra i nostri parlamenti tornino alla normalità”, spiega Fico.
“Nei mesi scorsi, ho lavorato molto per coinvolgere altri Parlamenti. Nei colloqui con i miei omologhi ho spesso affrontato la questione, perchè sono convinto che debba essere considerata a livello europeo. Giulio era un cittadino europeo e la questione dei diritti umani è essenziale per la natura e il senso dell’Unione europea – sottolinea il presidente della Camera -. Lo stesso Parlamento europeo ha adottato risoluzioni severe nei confronti dell’Egitto. Portare la storia di Giulio Regeni nel cuore dell’Unione significa superare gli egoismi nazionali. L’Europa deve iniziare a ragionare ed agire come una vera comunità, solidale anche su vicende come questa. Deve fare di più e deve essere più coesa”. Secondo Fico “le risposte più recenti della Procura generale del Cairo rasentano la provocazione, e offendono la nostra intelligenza”. E aggiunge: “La vendita di armi all’Egitto è stata un’immagine che non avremmo voluto vedere. Rispetto alla violazione della legge che definisce i criteri per la vendita di armamenti sarà la magistratura a valutare. Personalmente comunque sarei per una revisione della legge, inserendo paletti più rigidi”.
(ITALPRESS).