Roma, 17 feb. (askanews) – "Mi sembra che la prima indicazione, estremamente precisa, l’ha data il presidente Amato quando è comparso per informare, con una iniziativa inconsueta. Nel referendum punto fondamentale è chiarire bene, e questo riguarda anche la posizione dei media, di che cosa si tratta, qual è il quesito, qual è il contenuto, per verificarne l ammissibilità. Il presidente Amato ha dato le motivazioni per cui hanno, in tre ipotesi, respinto la richiesta referendaria che, nella sua totalità, suonava come un rimprovero all inerzia e all inattività del legislatore, e, allo stesso tempo, come un rimprovero all iperattività dei magistrati che spesso tendono a sostituire la posizione del legislatore. Le leggi le fa il Parlamento, e le controllano e le applicano i magistrati, primo fra tutti il giudice della Corte Costituzionale che ne controlla la costituzionalità": lo ha detto a Sky TG24 Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale, ospite di Buongiorno, interpellato sulle critiche mosse nei confronti della Consulta, accusata, dopo la bocciatura dei referendum sull’eutanasia e sulla legalizzazione della cannabis, di fare politica.
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