Recovery Fund, quali strategie per la sanità?

di solobuonumore

Recovery Fund, quali strategie per la sanità?

Milano, 27 gen. (askanews) – Sul Recovery Plan bisogna coinvolgere il mondo della sanità, le associazioni di categoria, i medici e gli infermieri, ma anche le Regioni che hanno competenza in materia. E’ una delle criticità emerse dal webinar "Recovery fund, investimento in salute e sostenibilità futura del Ssn" organizzato da "Motore Sanità" coinvolgendo tutti gli stakeholder della sanità. Il Recovery Plan è una opportunità unica per rilanciare un settore fondamentale, come si è visto con l’emergenza Covid, ma c’è da lavorare sodo per sfruttare a pieno l’occasione offerta da quello che Claudio Zanon, direttore di "Motore Sanità", ha definito un "nuovo piano Marshall": "Gli spunti principali sono che il 60 per cento degli italiani non sa cosa siano il recovery fund e il Mes.

La seconda cosa che è emersa è che la bozza del recovery fund non ha visto la partecipazione del mondo della sanità. Le proposte del ministero sono diverse dalle aspettative delle Regioni. La quarta cosa è che i 35 miliardi per spenderli dovremmo avere dei sistemi meno borbonici e meno complicati".

Secondo l’europarlamentare Brando Benifei, intervenuto al webinar, per sfruttare al meglio questa grande opprtunità bisogna sentire tutti gli attori del settore. "La discussione di ieri – ha sottoloineato – ci ha aiutato a capire i diversi aspetti di necessità di impegno per le istituzioni per dare una ripartenza efficace al nostro paese anche sul fronte sanitario. Si è parlato dell’avanzamento tecnologico e di temi che incrociano in maniera efficace l’impegno all’utilizzo delle risorse europeee ma anche a programmare al meglio le attività da realizzare con le risorse per il nostro paese".

Le risorse del Recovery Fund destinate alla sanità sono molto importanti. Ma non ci sono solo queste. Basti pensare agli investimenti nel digitale, nell’innovazione tecnologica e nell’efficienza energetica previsti per il recovery plan. "Alla fine il recovery plan, con diversi filoni, non solo quello classico, potrà dare un contributo fondamentale all’assetto della sanità in Italia", ha spiegato l’eurodeputato.

Nonostante le criticità di questo periodo difficile, anche da un punto di vista politico, bisogna individuare le soluzioni migliori per mettere a frutto il recovery plan. Anche per le generazioni future. "Dobbiamo spendere bene e con una vera strategia i soldi che l’Ue ci dà soprattutto nel campo della salute e della sanità", ha concluso Zanon.

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