Roma, 19 giu. (askanews) – "Ho immaginato il presidente De Luca che riceve l’elenco degli ospiti del Festival di Ravello e vede il mio nome comparire negli ultimi giorni d’agosto ‘ah e qui ci sta Roberto Saviano e come s’è permesso, come si è permesso Scurati di invitarlo a casa mia Roberto Saviano. Non esiste proprio, va cancellato, non è in coerenza con l’indirizzo dato dalle Fondazioni"… Più o meno credo che abbia fatto così": in un video postato sui social lo scrittore Roberto Saviano è entrato ironicamente nella scottante polemica riguardante la sua presenza "non gradita" a Vincenzo De Luca al Ravello Festival, stando ad alcune dichiarazioni del governatore campano del Pd che non fanno esplicitamente il nome dell’autore di Gomorra, ma che hanno portato alle dimissioni dell’intellettuale Antonio Scurati dalla presidenza della Fondazione.
"Più o meno penso abbia fatto così Don Vincenzo lo sceriffo, che considera la Campania una sua proprietà, il suo regno, gli piacerebbe… essere re di Napoli", ha aggiunto Saviano.
"Don Vicié arripigliateve tutt chell che è o vuost. Adesso è tornato nelle vostre mani. Non tenete pensiero non vengo…", ha concluso lo scrittore.