ROMA (ITALPRESS) – “Il Milan merita lo scudetto? Sta giocando sulle ali dell’entusiasmo e ha un gioco spumeggiante. Pioli ha in mano il polso della situazione e tutti sono con lui”. A parlare delle vicende del campionato è Claudio Ranieri, decano degli allenatori italiani, ospite dei microfoni di Radio Anch’io Sport, su Rai Radio 1. E sincero ammiratore dell’allenatore rossonero: “Mi piace molto Stefano, l’ho avuto quattro anni alla Fiorentina, è un ragazzo d’oro e molto calmo. C’è una grossa determinazione e gioia nello spogliatoio”, spiega l’ex mister di Juventus, Napoli e Roma. Guai però a pensare che la corsa per il titolo sia già segnata: “Siamo al rush finale e tutte possono competere, gli scontri ci sono e dipenderà da come riusciranno a passare gli scogli. L’Inter in crisi? Nonostante quest’anno partisse con lo scudetto sul petto, i nerazzurri non erano i favoriti e Inzaghi ha fatto un mezzo miracolo per riportarli a quei livelli. Ci sta un calo e vedremo quello che succederà. Il potenziale c’è, ci sono campioni di esperienza che hanno già vinto. Non vedo l’Inter esclusa, ci sono grandi partite da giocare”. Stesso discorso da applicare al Napoli di Spalletti: “Certo che può mirare allo scudetto, sarebbe bellissimo se vincesse. E’ bello vederlo giocare, c’è tattica ed entusiasmo nello spogliatoio. E’ Osimhen dipendente? Alle volte mi sembra dipenda anche da Insigne o Fabian Ruiz…”. La Juventus sembra invece fuori dalla corsa al titolo. Di certo, è uscita malamente dalla Champions, emblema di un calcio italiano sempre in difficoltà nelle coppe europee. “E’ questione di ritmo – assicura Ranieri, che nella sua lunga carriera ha portato il Leicester a vincere la Premier League – All’estero, e soprattutto in Inghilterra, si gioca con meno tatticismi ed un ritmo devastante, ogni partita è una finale di coppa del mondo. Noi alcune volte siamo più propensi alla tattica, a livello di pressione e di lottare per far gol sono più avanti. Dybala? Non lo lascerei andare via, oltre a fare l’ultimo passaggio fa anche gol. Ma è ovvio che debbano decidere club e tecnico”. Da romano e romanista, Ranieri si è goduto ieri lo spettacolo di un derby dominato dai giallorossi: “Ma Mourinho aveva già trovato le coordinate giuste. La squadra alle volte ha degli alti e bassi inspiegabili ma dategli tempo, è la persona giusta per riportare la Roma in alto. Zaniolo in panca? Nell’ultima partita di coppa non era in gran forma, l’allenatore ha in mano il polso dello spogliatoio e ha fatto benissimo a lasciarlo a riposo. Tornerà utile quando sarà di nuovo in piena forma psico-fisica”. Contento dei colleghi ’emergentì in campionato come Italiano, Juric e Tudor, Ranieri si dice anche favorevole al Var: “Ha eliminato molti errori che ci sono, perchè gli arbitri sono umani. Alcune volte andrebbe valutata meglio ma tutto è migliorabile”. E, a proposito dei direttori di gara, “è giusto puntare sui giovani ma in partite difficili ci vogliono arbitri esperti, come ieri Orsato in Venezia-Sampdoria. La personalità e l’umanità sono molte importanti”. Ranieri, che in vista del primo step della Nazionale negli spareggi verso Qatar2022 invita a non prendere sotto gamba la Macedonia del Nord “(I rischi sono quelli dell’ottimismo, è una partita dentro e fuori. Pensiamo a passarla bene o male, poi penseremo all’altra, senza sottovalutare nessuna squadra”), fa una riflessione anche sul momento difficile che il mondo sta passando per la guerra in Ucraina: “Mi auguro si torni alla pace, è brutto vedere la Russia sportiva estromessa da ogni competizione. Si diceva che lo sport era il gancio per cercare la pace, noi li abbiamo eliminati da tutto. Non so se sia stato giusto”. A pagare sono stati anche gli oligarchi tra cui Roman Abramovich, che l’allenatore capitolino ebbe come presidente nella sua esperienza sulla panchina del Chelsea: “Era entusiasta del mondo del calcio – conclude – Mi chiedeva di tutto, aveva gli occhi del bambino nel negozio di giocattoli”.
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