Roma, (askanews) – E’ una donna bambina ma allo stesso tempo molto materna, vulnerabile ma con una forza sconosciuta Maria, la protagonista di "Naufragi", il film di Stefano Chiantini con Micaela Ramazzotti, dal 9 luglio su diverse piattaforme streaming e il 16 luglio su Sky.
Maria ha due figli e un marito che ama, e nonostante le difficoltà del loro quotidiano, insieme formano una famiglia molto unita. Fino a quando un lutto non mette la protagonista di fronte ad un totale smarrimento e al dolore più profondo, che la porterà ad una trasformazione: "E’ nata storta, buona a nulla, inadatta, inetta, inadeguata, ha questa specie di mal di vivere. Ci sono delle cose che mi piacciono di lei, che è il fatto di essere bambina con i suoi figli, totalmente amica, poi certo ci sono delle cose più difficili perché è come se avesse un disturbo dissociativo, è come se non fosse connessa a questa realtà, è come se andasse via nei suoi pensieri, è come se avesse delle sue difficoltà. E’ anche questo che però mi piace".
Alla domanda se lei si sia mai sentita persa, una "naufraga" come la sua protagonista, Micaela risponde:
"Sì, forse nell’adolescenza, sì, in quella fase in cui ci sono molte insicurezze, molte fragilità. Non è semplice il percorso della vita in questo, però arrivare a sentirsi più maturo è già un passo grande verso l’emancipazione, dai… Scherziamoci pure sopra".
Ramazzotti ha spesso interpretato donne complesse, con un "mal di vivere". E oggi a proposito delle proprie fragilità dice: "Probabilmente ora tante cose le ho lasciate alle spalle, per esempio questo groppone che mi portavo dietro di fragilità. Ora la parola fragilità non la voglio più sentire. Dicevo sempre interpreto sempre le donne fragili, no, adesso interpreto le donne un po’ storte, un po’ matte".
Nel film la protagonista ha due bambini, proprio come Micaela, che descrive così la Ramazzotti-mamma: "Con loro molto onesta per come sono veramente, senza troppo nascondermi per quello che sono. Ogni tanto c’è mamma artista che sta preparando, pensando, se ne va via magari con il pensiero perché sta preparando un personaggio, però poi torno sempre da loro, sono sempre con loro, sono molto presente, forse troppo. Devo allentare".
A giugno è uscito in sala anche un altro film con Micaela protagonista, "Maledetta primavera", e lei oggi, alla vigilia del festival di Cannes, dice: "Per il cinema italiano mi auguro tutto il meglio possibile: vai Nanni… vai Nanni!".
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