“Quello sparo… non potevo immaginare”. Federico Ciontoli torna a difendersi sui social. Ma la sua ve

di solobuonumore

“Quello sparo… non potevo immaginare”. Federico Ciontoli torna a difendersi sui social. Ma la sua ve

, in attesa del nuovo processo torna a parlare Federico Ciontoli. Lo fa attraverso la sua pagina Facebook dove, con un video (scorri in fondo per vederlo) , dà la sua versione dei fatti su alcuni punti oscuri della notte in cui morì, colpito da un proiettile. Proprio sullo sparo si concentra questo video “I documenti pubblicati in questo video sono documenti ufficiali. Le informazioni sulle armi non intendono giustificare nessuno, ma solo mostrare elementi rilevanti per far comprendere che il rumore non fu il rumore di uno sparo standard, e quindi il rumore non fu facilmente riconoscibile come sparo”, scrive Federico Ciontoli.  “Tra i vicini di casa, ci fu chi non lo sentì e chi lo confuse per la caduta di un oggetto pesante (vaso con sabbia, vetro). Nessuno dei vicini delle case adiacenti, quindi, sentì lo sparo. Immaginate che sono passate le 23:15, ho appena finito di studiare e mi metto a letto con Viola a vedere un cartone animato sul computer. Quindi sono a letto, mezzo addormentato in una domenica come tutte le altre, ci siamo già dati tutti la buonanotte e stiamo per dormire”. Continua dopo la foto   Poi continua: “Dopo un po’, sento un rumore come un rumore che fa un oggetto molto pesante che cade. Non ero neanche sicuro che provenisse dalla casa nostra. E soprattutto perché mai avrei dovuto immaginare una cosa del genere? All’inizio, rimasi addirittura a letto e fu Viola a convincermi ad andare poco dopo, non per il rumore, ma perché sentivamo voci e movimenti che a quell’ora non ci spiegavamo. Questo non significa che io non abbia sentito il rumore, ma che non lo abbia riconosciuto come uno sparo”. Continua dopo la foto   Federico Ciontoli insiste: “Per capire che sto dicendo la verità, del rumore attenuato non lo dico solo io, tutti i testimoni vicini di casa hanno detto di non aver riconosciuto lo sparo, e tra loro ci sono anche due militari. Evidentemente, lo sparo non era uno sparo in condizioni “standard”. E questo è stato anche provato scientificamente”. Continua dopo la foto   E conclude: “Sappiamo infatti tutti che la perizia del ris ha mostrato che l’arma era difettosa, sporca e mal conservata, sappiamo che i colpi erano vecchi (1982) e che erano dentro l’arma dal 2007, quindi rimasero per 8 anni dentro l’arma senza essere utilizzati. Considerare il rumore di uno sparo come il rumore di uno sparo in condizioni standard significherebbe non considerare le particolari condizioni di quella sera, le quali mostrano chiaramente che fu tutto tranne che uno sparo “standard”. Ma le critiche sono feroci, ben 196 i commenti sotto il video. “Ma quindi fammi capire, tu vuoi giustificarti così perché i tuoi vicini sono stati incapaci di capire che si trattasse di uno sparo per uscirne più pulito? Dalla serie non lo hanno capito loro e allora neanche io. Ma cosa dici? Se io sento un rumore forte anomalo io mi alzo e chiedo cosa sia caduto e se qualcuno si è fatto male..e soprattutto quel povero ragazzo gli avete impedito di riavere

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