Ora che Giorgia meloni ha annunciato la fine della sua relazione con Andrea Giambruno dopo la pubblicazione dei Fuorionda della sua trasmissione da parte di Striscia la notizia, è prevedibile che l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica si concentrerà sul rapporto tra la premier e il giornalista. Tuttavia quello su cui dovremmo concentrarci è il contenuto di questi video.
Anche se Giambruno parla di mistificazioni i video sono piuttosto inequivocabili. Mostrano un uomo che sul luogo di lavoro e in una posizione di potere si comporta in maniera totalmente inappropriata e parla in maniera esplicita di sesso davanti alle colleghe.
È opportuno parlare di molestia sessuale perché secondo una direttiva europea del 2002 la molestia sessuale sul luogo di lavoro è qualsiasi comportamento indesiderato a connotazione sessuale espresso in maniera fisica, verbale o non verbale.
Secondo un’indagine del centro per le pari opportunità della Federazione nazionale stampa italiana, l’85% delle giornaliste ha subito molestie sul luogo di lavoro e nella maggior parte dei casi, l’80% dei casi, si trattava di battute a sfondo sessuale, anche se non mancano poi azioni vere e proprie, molestie e violenze fisiche.
Nonostante un problema così grave e diffuso, ci voleva un tg satirico che aveva come bersaglio l’ex compagno della presidente del consiglio, perché in Italia si iniziasse a parlare di questo tema. Purtroppo però, siccome la pubblicazione di questi video ha degli scopi diversi, anche se non chiarissimi, rispetto alla denuncia su questo problema, è probabile che il dibattito si concentrerà sulla reazione della premier, sui dettagli della sua vita privata e del suo ex compagno piuttosto che su qualcosa che dovrebbe riguardarci tutte e tutti, ovvero fare un ragionamento serio, per una volta, sul ruolo delle donne nello spazio pubblico e nei luoghi di lavoro.