Se durante questo mese avete intenzione di andare da questa zona qui a questa zona qui… mi dispiace per voi.
La situazione è sempre la stessa: chi vuole tornare a casa durante il periodo natalizio deve vedersela con prezzi altissimi. Treni che superano i 100 euro, aerei che superano i 500 – tra andata e ritorno.
Ho raccolto, tra voi che ci seguite, amici, amici di amici e conoscenti, le testimonianze dei vostri “viaggi della speranza”, soprattutto quelli dal nord al sud e, in particolare, verso le isole.
Il quadro che ne esce fuori è parecchio critico: siamo al punto in cui c’è chi si considera “fortunata” perché è riuscita ad acquistare a fine ottobre i biglietti per l’aereo da Roma alla Sicilia – spendendo “solo” 250€.
E dico “solo” perché una di voi di Milano ci ha raccontato che, per tornare in Sicilia, ha trovato dei biglietti aerei che in totale, andata e ritorno, arrivavano a 800€. Con un’altra compagnia di meno, 400€ – che però è comunque un prezzo esorbitante.
Una mamma ci scrive che la figlia si trova a Genova per la specializzazione: “Ha prenotato l’aereo per venire in Calabria. Solo per cinque giorni il costo è di 400€ solo l’andata”.
Una studentessa che da Milano deve tornare a Lecce mi ha scritto “ho preso i biglietti a settembre e già costavano un botto […]. Di solito scendo in aereo, ma i prezzi erano inaccessibili per cui ho optato per il treno”. Ha speso 100€, ma solo grazie a uno sconto che la sua università ha messo a disposizione per i fuori sede. In aereo, prendendolo a settembre, solo il viaggio di andata fino a Brindisi le sarebbe costato 200€.
O ancora, uno studente fuori sede a Bologna mi ha raccontato che per scendere a Napoli dovrà spendere intorno ai 200 euro.
Secondo un’altra testimonianza i prezzi Milano-Bari avrebbero cominciato a gonfiarsi già da diverso tempo, metà/fine ottobre, con biglietti aerei che da 40€ sono arrivati in pochi giorni a 180.
Non tutti hanno avuto modo di organizzarsi con largo anticipo, dovendo comunque pagare prezzi già al di sopra della media.
E parliamo, tra gli altri, anche di moltissimi studenti fuorisede e giovani lavoratori che non sempre hanno le disponibilità economiche per permettersi queste cifre.
Il governo dopo l’estate, quando i prezzi erano aumentati per i flussi di turisti, aveva inserito in un decreto una norma per contrastare il caro voli – quindi parliamo solo di aerei. C’erano state tante polemiche, il ministro aveva litigato con Ryanair, e alla fine si era risolto dando maggiori poteri al garante della concorrenza per punire abusi nel mercato. I prezzi, però, a Natale, sono di nuovo alle stelle.
Per questo servono delle facilitazioni. Qualcosa già c’è, come in Sicilia, dove la Regione ha attivato una piattaforma per rimborsare il 25% del prezzo dei biglietti aerei dei residenti che partono da Milano o Roma – biglietti che, comunque, partono già da un prezzo elevato. Ma nel resto d’Italia la situazione è scoperta e i costi dei biglietti danneggiano moltissime persone, soprattutto quelle che devono spostarsi al sud. Pensate che a inizio dicembre Assoutenti ha realizzato la top 20 delle tratte più costose con partenza in classe economy il 23 dicembre e ritorno il 7 gennaio 2024. Tutte e 20 le tratte partono dal centro-nord/nord e arrivano al sud, con un range di prezzi che va dai 203 ai 521 euro.
Questi dati sono la prova che c’è bisogno di provvedimenti, supporti, misure, per evitare che tornare a casa durante le feste sia un lusso per moltissimi, giovani e non.
Se anche tu hai avuto un’esperienza simile o stai avendo difficoltà nel tornare a casa per le feste, parlacene nei commenti o scrivici a segnalazioni@fanpage.it