Dal gol in Coppa Italia all’esordio in Campionato, quaIi sono le impressioni di Giacomo Quagliata sulla prima parte di cammino della Cremonese. Un avvio che, almeno dal punto di vista dei punti, non è stato tranquillo.
“Non abbiamo avuto partite che ci hanno permesso di esprimerci al meglio e dare valore al grande lavoro che svolgiamo durante la settimana. I risultati purtroppo non sono arrivati e questo ci rammarica profondamente, dobbiamo però proseguire su questa strada”. Le prestazioni, però sono sempre state positive. “Vero, sono state prestazioni importanti le nostre ma i punti non sono arrivati. Rimaniamo comunque sereni anche perché dalla nostra abbiamo un tifo eccezionale alle spalle che ci supporta sia in casa sia in trasferta”. Sulle fasce l’impegno è spesso pesante: com’è andata con il Napoli. “Con avversari di quel calibro devi necessariamente mantenere altissimo il livello di concentrazione. Nel finale abbiamo avuto un calo fisiologico del tutto normale perché avevamo speso tanto, ma è altrettanto vero che abbiamo tenuto botta ad una grande squadra fino alle battute finali. Con queste prestazioni i punti arriveranno”. Il calendario ha penalizzato la Cremo? “Il calendario non lo decidiamo noi, ma quel che posso dire che, anche se abbiamo incontrato avversarie al top, le prestazioni ci sono sempre state”. Ora arriveranno incontri alla portata della Cremo… “Con lo Spezia sarà una battaglia e credo fortemente che avremo un riscatto emotivo e scenderemo in campo fare la nostra partita e non certo per subirla”. Soprattutto sulle fasce la Cremonese dispone di giovani italiani di prospettiva: un bel segnale anche per il nostro calcio. “L’Italia è piena di ragazzi che hanno talento e potenzialità, se si ha il coraggio di farli giocare non sfigureranno mai. Il mio rapporto con il mister? Ottimo, sono contento dello spazio che sto trovando e spero di migliorare sempre”. Quali sono le differenze tra il calcio olandese e quello italiano? “L’esperienza all’estero mi ha fatto crescere tantissimo anche sotto il profilo personale: essere tornato in Italia è un motivo di orgoglio e sono felice di essere in questo gruppo che, al di là delle tante nazionalità, è un gruppo fantastico”.
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