Decine di fischietti in azione, tra gli applausi dei manifestanti e il tintinnare di chiavi e oggetti metallici nella sala della stazione di Bologna, in ricordo di Attilio Franzini, l’operaio morto venerdì scorso travolto sui binari del treno a San Giorgio di Piano. A Bologna i sindacati dei trasporti decidono così di chiudere il sit-in promosso davanti alla stazione entrando nell’atrio in occasione dello sciopero proclamato da Cgil, Cisl e Uil e categorie confederali a sostegno della sicurezza sul lavoro. Una commemorazione rumorosa, perchè, come spiegano dal palco prima di ‘irrompere’ pacificamente all’interno della stazione, "siamo di fronte a un altro omicidio sul lavoro, non possiamo stare zitti", ma anche per chiedere a gran voce di "rompere la catena degli appalti" e di garantire "salute e sicurezza per spezzare la scia di sangue". Al presidio hanno preso parte anche i sindaci del territorio metropolitano, tra cui anche Paolo Crescimbeni, primo cittadino di San Giorgio di Piano, e la vicesindaca di Bologna Emily Clancy.