Roma, 11 gen. (askanews) – Mega protesta degli studenti delle Scuole superiori davanti al Ministero dell’Istruzione a Roma dopo il rinvio della riapertura delle lezioni in presenza nella maggioranza delle Regioni italiane.
"Il futuro in sicurezza, in presenza" chiedono i ragazzi e le ragazze con un grande striscione rosso; "Ci siamo fatti sentire, ora ci dovete ascoltare", ribadiscono, proclamando uno "Sciopero a oltranza contro Miur e governo", una settimana di agitazione dal 18 al 22 gennaio.
"Chiediamo un rientro in presenza e in sicurezza. Pensiamo che non sia possibile dopo quasi un anno di emergenza sanitaria che non siano state trovate delle soluzioni per farci tornare a scuola. Il nostro futuro e la nostra istruzione non sono viste come delle priorità", spiega Chiara, studentessa del liceo Cavour.
"Questa pandemia ha soltanto reso evidenti i problemi strutturali nei quali la scuola italiana versava da anni. Come studenti e studentesse siamo ancora una volta in piazza per dire che la Didattica a distanza non può e non deve sostituirsi in nessuna misura alla scuola", aggiunge un altro studente.
"Siamo stufi di non essere considerati da questo governo e da tutti i precedenti una priorità", aggiunge un altro ragazzo con il megafono.
Non sono mancate le proteste contro il governo e la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina:
"Contro il governo dei padroni, Azzolina dimissioni", grida una ragazza col megafono.
Davanti al ministero i rappresentanti di alcuni noti licei della Capitale, tra cui il Morgagni e il Cavour, a cui si è unito dopo circa un’ora tra i fumogeni rossi un nutrito corteo del Virgilio.
Servizio di Stefania Cuccato
Montaggio a cura di Carla Brandolini
Immagini di Askanews