Primo impiego, corsia Covid: giovani medici e infermieri contro la pandemia – Rreportage

di solobuonumore

Primo impiego, corsia Covid: giovani medici e infermieri contro la pandemia – Rreportage

Moltissimi giovani sanitari sono passati, nel corso degli ultimi mesi, dagli esami universitari alla trincea Covid: neolaureati o appena specializzati che appena entrati nel mondo del lavoro si sono trovati "in prima linea". Una generazione segnata profondamente, dal punto di vista professionale, dalla pandemia. Che ha dovuto cimentarsi da subito in ruoli delicati. Sono stati in migliaia a rispondere agli appelli delle Asl, che li hanno assunti con contratti rinominati "contratti Covid": solo i medici sono stati ad esempio 965 in Piemonte, 1500 nel Lazio. Una generazione cresciuta in fretta, tra orgoglio e carichi psicologici difficili da gestire. Andrea Devecchi ha 30 anni, è medico neo specialista in Scienza dell’alimentazione e ha rinunciato al posto fisso per curare i pazienti Covid nell’ospedale Sperino di Torino, una terapia intensiva nata in piena emergenza in una ex fabbrica, le Ogr, e ora trasferita in ospedale. Chiara Capodicasa è stata catapultata a soli 23 anni, al suo primo impiego da infermiera, nella terapia intensiva del Columbus Covid Hospital del Policlinico Gemelli di Roma. Francesco Galli, 32 anni, neo specialista in Medicina interna, è rimasto così colpito dall’esperienza nel reparto covid degli Spedali Riuniti di Livorno che ha deciso ora di dedicarsi a un ulteriore percorso formativo in Anestesia e rianimazione a Torino. .  .Di Giulia Destefanis e Francesco Giovannetti

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